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L’antica Avola

L’antiqua Avola (Abola), fornita di un castello e di molte chiese, era ubicata sul fianco dei colli Iblei nei pressi del monte Aquilone. A testimoniare l’antico sito di Avola vi sono le zone dove erano collocati i quartieri nel periodo medievale: Suso o del Castello, Marchi, Balzi, Troncello, si incontrano le Case Grotta, grotte scavate nella roccia che furono abitazioni e centri di commercio abitate dai nostri antenati. Situato sull’acropoli del monte Aquilone, il castello con due torrioni, dominava tra le strutture architettoniche data la sua posizione e controllava la costa tra Cassibile e Capo Passero. Intorno al castello erano state costruite le case e numerose chiese.

Il terremoto

La città fu totalmente distrutta dal sisma dell’11 gennaio 1693. L’area in cui era situato il castello venne trasformata per lasciare posto alla costruzione di una villa comunale. Questo evento sismico scatenò diversi effetti sul territorio, sugli aspetti naturali e sociali, ma anche economici. Il terremoto, verificatosi nei giorni 9  e 11 gennaio del 1693 distrusse la città che  in quel periodo era feudo del principe  di Castelvetrano e Marchese di Avola  appartenente alla famiglia degli Aragona. Il tessuto urbano fu ridotto in macerie e i superstiti si trasferirono nella zona pianeggiante di Avola, in prossimità del mare, dove la città fu rifondata.

La costruzione della nuova Avola

La progettazione del nuovo centro urbano fu affidata ad Angelo Italia, grande architetto e frate gesuita in Palermo. Questi concepì, ispirandosi ai tratti d’architettura del Rinascimento, una pianta geometrica di forma esagonale, all’interno dell’esagono fu posta una rete viaria ortogonale nella quale i due assi centrali, corso Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele, determinano una croce, simbolo e consacrazione del marchesato alla religione cristiana. Nel 1929 l’impianto planimetrico esagonale fu congiunto al mare con l’apertura del viale e si costruì la Rotonda. Nella seconda metà del Novecento si assiste ad una espansione urbana senza precedenti, Avola Antica diventa area residenziale estiva e Cava Grande riversa naturale. La città rivaluta i suoi beni culturali e ambientali e scopre la sua vocazione turistica.

Oggi, Avola, città della Mandorla e del Nero d’Avola,  si estende sulla costa, nel territorio a sud di Siracusa, lungo uno dei più antichi percorsi greci della Sicilia: la via Elorina. L’area in cui si trova ubicata è un eccezionale contenitore di beni culturali e ambientali. Il pianeggiante sito della città di Avola si pone in un contesto paesaggistico straordinario poiché compreso tra il mare Ionio e i monti Iblei, ovvero tra un litorale avente spiagge di calda sabbia fine e dorata, e la frescura e i profumi delle alture iblensi che a nord-ovest la circondano.