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San Sebastiano ad Avola: la processione dei “Nuri”

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Descrizione

San Sebastiano ad Avola è una delle feste religiose più importanti per la città. Il culto di San Sebastiano ad Avola è molto antico, già nel Quattrocento, ad Avola Antica, venne costruita una Chiesa in suo onore.

Nonostante siano trascorsi parecchi secoli, questi festeggiamenti si ripetono ogni anno con un’intensità sempre maggiore da parte dei devoti, che si impegnano a mantenere salde le tradizioni di un tempo, tra cui la scenografica processione dei “nuri”, ovvero i fedeli vestiti di bianco, con una fascia rossa che copre la vita e si lega alla spalla, portando in mano un mazzo di fiori e camminando scalzi in segno di devozione ed umiltà, esattamente come accadeva secoli fa coi primi fedeli di San Sebastiano.

San Sebastiano ad Avola

San Sebastiano ad Avola

Quando si celebra la Festa di San Sebastiano ad Avola

La festa di San Sebastiano ad Avola cade la seconda domenica di maggio, per una tradizione che la vuole vicina ma non coincidente con quella che a Melilli si celebra sempre il 4 maggio. Il dono che, in occasione della festa di San Sebastiano, si fa ai fanciulli è il tamburello che si accompagna in genere ad una immaginetta del Santo e ad un nastro rosso.

Il 20 gennaio si celebra la festa liturgica con l’accoglienza in Chiesa Madre dei pellegrini (i nuri) che provengono da mare vecchio. Viene celebrata la solenne Eucarestia nella quale il Sindaco della Città offre ed accende il cero votivo al Santo protettore affidandogli la città, nel contempo il Corpo dei Vigili Urbani di Avola nella persona del Comandante recita l’atto di affidamento al Santo Patrono dei Vigili Urbani.

I festeggiamenti principali in onore di San Sebastiano ad Avola, Santo Patrono dei Vigili Urbani,  hanno luogo nella Chiesa Madre di Avola. La processione dei “nuri”, uno dei momenti più attesi della Festa di San Sebastiano inizia però dalla Strada Statale 115, proseguendo per le vie cittadine fino a giungere proprio in Chiesa Madre.

La processione dei “Nuri”

La processione dei “nuri” è il momento più suggestivo della festa che coinvolge l’intera popolazione avolese. I “nuri” indossano un vestito bianco e una fascia rossa a tracolla annodata alla vita, in modo da formare un’ampia cintura. Il bianco è simbolo della purezza insita nella fede, il rosso la testimonianza del martirio nel sangue. Così vestiti, migliaia di “nuri” partecipano al pellegrinaggio votivo insieme con un grandissimo numero di ragazzi e di donne, le quali indossano, per lo più, un abito rosso e tengono in mano un mazzo di fiori prevalentemente rossi. Qualcuno reca una statuetta del Santo, moltissimi un cero votivo.

"I Nuri" ad Avola

“I Nuri” ad Avola

Ordinatamente disposti, arrivano in città verso le otto, snodati in un corteo chilometrico di persone, che, gridando a squarciagola, invocando la protezione del Santo o lo ringraziano per l’assistenza e le grazie ricevute durante l’anno.

"I Nuri" ad Avola

“I Nuri” ad Avola

"I Nuri" ad Avola

“I Nuri” ad Avola

"I Nuri" ad Avola

“I Nuri” ad Avola

L’arrivo dei “Nuri” alla Chiesa Madre di Avola

Una volta che la processione dei “nuri” giunge alla Chiesa Madre di Avola, con alcuni gruppi che la svolgono già da giorni prima, hanno poi inizio i festeggiamenti veri e propri, in cui il Simulacro di San Sebastiano viene esposto e accompagnato per le vie del centro storico di Avola, permettendo a tutti i fedeli di potergli dedicare una preghiera. In concomitanza della Festa di San Sebastiano ad Avola vengono svolte anche altre attività, in grado di offrire un’esperienza più completa per tutti i turisti che decidono di parteciparvi.

Dentro la Chiesa Madre di Avola, davanti alla statua di San Sebastiano, si ripetono con toni ancora più accesi le scene rituali del pellegrinaggio. Dopo di ciò, alcuni pellegrini, che hanno partecipato alla processione scalzi o addirittura in ginocchio, o con il costume rituale, si recano al cimitero, a portare sulla tomba dei parenti defunti il mazzo dei fiori votivo.

"I Nuri" ad Avola

“I Nuri” ad Avola

"I Nuri" ad Avola

“I Nuri” ad Avola

Il cambiamento dei “Nuri” nel corso dei decenni

I penitenti, in antico, correvano scalzi e nudi; tutto è rimasto immutato nelle tradizioni legate al culto di San Sebastiano ad Avola, particolarmente venerato. E’ avvenuta, nel corso dei decenni, solo qualche variazione marginale. Una di queste riguarda l’introduzione dell’uso del vestito bianco che portano i pellegrini che continuano a chiamarsi “nuri”. Fu per intervento del nuovo parroco della Chiesa Madre, Antonio Frasca (1941-1971), che i “nuri” dovettero entrare in chiesa vestiti, mentre prima indossavano solo le mutande e una fascia rossa a tracolla. Da allora fu numerosa anche la partecipazione di donne e bambini.

 

FONTI:

https://www.chiesamadreavola.it/it_IT/san-sebastiano/

https://www.siciliainfesta.com/feste/festa_di_san_sebastiano_avola.htm

https://sicilyintour.com/luogo/festa-di-san-sebastiano-ad-avola/

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  1. Le feste religiose nei paesi sono affascinanti e ricche di tradizioni, ottimo articolo!

  2. Complimenti per l’articolo! Avola è ricca di storia e tradizioni..

  3. Francesco

    Seguo sempre il tuo blog, i tuoi articoli sono molto interessanti! Complimenti

  4. Gaetana

    Sono orgogliosa e fiera che vengano messe in risalto queste belle tradizioni! Complimenti per questo splendido Blog!

  5. Anonimo

    Articolo molto interessante! È sempre bello far conoscere le nostre tradizioni

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